L’inverno del disegnatore racconta la lotta di alcuni disegnatori per la loro dignità. Disegnatori che sognarono di diritti in un’epoca in cui faceva fumetti veniva considerato più simile a un “operaio della vignetta” che ad un’artista. In Spagna invece questi cinque autori osarono sognare, in pieno franchismo, mentre in tutto il mondo, i disegnatori incominciavano a realizzare che dovevano avere i diritti sui loro personaggi e il loro lavoro. Quello di cui voglio parlare ne L’inverno del disegnatore è in realtà il tema universale dei diritti d’autore. Questo “lungo inverno” dei disegnatori, in Spagna durò fino a metà degli Ottanta, quando i disegnatori Ibañez ed Escobar (quest’ultimo l’unico ancora vivo allora dei 5 autori di TíoVivo), poterono recuperare finalmente i diritti sui loro personaggi.
Qual era il contesto in cui gli autori di TíoVivo lavoravano, e soprattutto, quale erano le loro
intenzioni?
La lotta degli autori per il loro lavoro è viva ugualmente oggigiorno. L’autore normalmente è l’anello più debole della catena editoriale (autore, editore, distributore). Viviamo tempi di cambiamento con le autoproduzioni e internet, ma gli autori devono stare attenti affinché questa nuova epoca non si trasformi in un nuovo “inverno del disegnatore”.
Storia inedita per la promozione de L’inverno del disegnatore